Il Concours Mondial du Sauvignon celebra la sua 10ª edizione con 1.010 iscrizioni
- Il numero di vini iscritti è raddoppiato negli ultimi dieci anni
- La Francia registra un forte incremento delle iscrizioni
- Record di iscrizioni per il Sud Africa e la Nuova Zelanda
Il Concours Mondial du Sauvignon 2019 ha registrato un nuovo record di iscrizioni. 1.010 Sauvignon di 26 paesi produttori saranno in competizione a Udine dall’8 al 10 marzo. I numeri sono quasi raddoppiati dall’inizio della competizione nel 2010, quando hanno partecipato 512 vini provenienti da 17 paesi.
“Il sauvignon è molto più che una moda passeggera, sta riscuotendo un successo duraturo. La sua diversità, la sua freschezza e il suo ampio spettro aromatico ne fanno un vitigno molto apprezzato tra i consumatori”, ha dichiarato Thomas Costenoble, Direttore del concorso.
Dopo il leggero calo delle iscrizioni a causa delle gelate primaverili nel 2018, la Francia registra un aumento con 528 vini iscritti, ossia oltre il 50% delle iscrizioni totali. Bordeaux e la Valle della Loira hanno registrato aumenti rispettivamente del 36% e del 22% rispetto al 2018, mentre le iscrizioni del sud-ovest della Francia e della Linguadoca-Rossiglione sono diminuite del 9,5% e del 33%.Con 137 Sauvignon provenienti quasi esclusivamente dalla Stiria, l’Austria, paese ospitante della precedente edizione, è riuscita a mantenere il secondo posto raggiunto nel 2018.
L’Italia è al terzo posto con 126 vini. Quasi l’80% delle iscrizioni italiane quest’anno provengono dall’attuale regione ospite, il Friuli Venezia Giulia, riconosciuta a livello internazionale per i suoi vini bianchi.
Nel 2019 il Sud Africa e la Nuova Zelanda hanno mostrato la loro più forte partecipazione dall’inizio della competizione. Con 51 vini e una crescita di oltre il 10% rispetto allo scorso anno, il Sud Africa rimane al quarto posto. Con 49 Sauvignon, un’impennata di quasi il 70% nel 2018, la Nuova Zelanda è tornata nella top five, superando la Spagna.
“Sauvignon 2019”, l’evento neozelandese che ha recentemente riunito esperti mondiali a Marlborough per discutere del futuro del Sauvignon neozelandese, ha attirato l’attenzione sulla diversità degli stili attualmente in produzione, sottolineando la volontà del settore di andare avanti puntando sull’innovazione e sulla qualità, in continua crescita.Per la prima volta dal 2016, il Cile ha registrato un aumento del numero di iscrizioni con oltre il 50% di vini in più immessi nel 2019 rispetto allo scorso anno. I numeri dalla Spagna sono invece diminuiti, per un totale di sole 38 entrate nel 2019 (-7,3% rispetto al 2018).
Questo calo potrebbe essere dovuto al fatto che molti vini non sono ancora pronti a causa del raccolto tardivo del 2018. Le abbondanti piogge invernali e primaverili hanno portato ad un raccolto abbondante lo scorso anno. Molte delle viti gravemente danneggiate dal gelo nel 2017 hanno potuto ristabilirsi. Ma con tanta pioggia, i viticoltori sono stati costretti a raddoppiare i loro sforzi nei vigneti per frenare la crescita eccessiva delle chiome e un forte aumento delle malattie fungine e della botrite. Di conseguenza, i tempi di maturazione e di raccolta si sono allungati.
La minore partecipazione dei paesi dell’Europa dell’Est tra il 2016 e il 2018 è ormai un lontano ricordo poiché quest’anno la Slovacchia ha registrato un più alto numero di iscrizioni. Il paese rappresenta oltre il 35% delle iscrizioni dell’Europa dell’Est nel 2019.
Due novità per questa edizione, la Moldavia parteciperà alla competizione per la prima volta e l’Australia e l’Argentina, dopo una pausa di ben quattro anni, partecipano nuovamente al Concours Mondial du Sauvignon.
I risultati della competizione saranno annunciati al ProWein di Dusseldorf, il 17 marzo alle 16:00 nel padiglione 13.